Da HiWeiss isolati proteici vegetali e testurizzati di soia eco-friendly

14 Gennaio 2022
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    La startup HiWeiss estrae proteine vegetali mantenendone le qualità funzionali e produce testurizzati di soia in modo sostenibile.

    Un presente difficile da digerire

    Secondo uno studio pubblicato a marzo 2021 su Nature Food, l’industria alimentare è responsabile di oltre un terzo delle emissioni di gas serra.1 I principali responsabili sono gli allevamenti intensivi, in particolare quelli bovini: produrre un chilo di carne provoca l’emissione di 60 chili di CO2.2

    Una riduzione del numero di allevamenti sembra la scelta più ovvia, ma è poco percorribile: oltre al consumo diretto di carne, le proteine animali vengono utilizzate come integratori, addensanti ed emulsionanti in numerosi processi industriali e, secondo le stime dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), la produzione alimentare mondiale dovrebbe aumentare del 50% entro il 2050 per poter sostenere l’aumento demografico.3

    Proteine vegetali: una nuova risorsa

    Un’alternativa può essere rappresentata dall’utilizzo di proteine vegetali al posto di quelle animali.

    Un esempio è la soia. I suoi semi sono composti per circa la metà da proteine molto simili a quelle di origine animale per caratteristiche e proprietà funzionali, ovvero quegli aspetti chimico-fisici chiave nella preparazione e nella conservazione degli alimenti a livello industriale.

    La produzione di queste proteine ha un impatto ambientale inferiore rispetto a quelle di origine animale, soprattutto se condotta attraverso pratiche di agricoltura conservativa, un sistema di coltivazione promosso dalla FAO che permette di ridurre la produzione di CO2 e altri gas climalteranti.

    Tuttavia, oggi, i processi per ottenere gli isolati proteici vegetali “sporcano” le qualità funzionali delle proteine stesse; di conseguenza, per “ripulirle” servono ulteriori processazioni industriali che aumentano i costi e i consumi energetici. Al contempo, le materie prime da cui sono estratte – come la soia – non sono ottenute tramite agricoltura conservativa. Si è punto e a capo.

    L’innovazione di HiWeiss

    HiWeiss, startup fondata nel 2018, ha sviluppato un processo innovativo in grado di isolare le proteine vegetali senza alterarle, preservandone i valori nutrizionali e le proprietà funzionali. Il prodotto ottenuto è una fonte proteica vegetale pura e standardizzata, pronta per l’impiego nell’industria alimentare.

    Il processo di HiWeiss, oltre che sui semi di soia, è applicabile anche sui semi di pisello e di lenticchie, alle germe di mais e all’erba medica.

    Inoltre, partendo dagli isolati di proteine vegetali, la startup ha anche sviluppato un innovativo testurizzato umido di soia. Si tratta di un aggregato che dà “una forma” alle proteine rendendole direttamente utilizzabili come sostituti della carne nella preparazione di cibi, con basso impatto sui costi di produzione.

    Una filosofia sostenibile, messa in campo

    Per HiWeiss l’agricoltura conservativa non è solo un principio a cui appellarsi, ma è parte integrante della sua filosofia, che mette in pratica. Infatti, da anni la startup utilizza materie prime non OGM coltivate in regime di agricoltura conservativa, il tutto in maniera trasparente e tracciabile.

    L’obiettivo di HiWeiss è quello di avere un impatto zero sull’ambiente o, addirittura, di averlo in senso positivo. In questo senso la startup si pone come un potenziale punto di contatto per aziende interessate a sviluppare filiere di approvvigionamento di fonti vegetali sostenibili.

    HiWeiss oggi

    A dicembre 2020, HiWeiss ha depositato presso la World Intellectual Property Organization (WIPO) la domanda di brevetto internazionale per il proprio processo innovativo di estrazione e isolamento di proteine vegetali.

    Entro la fine del 2022 sarà operativo il sito industriale, dove verranno prodotti per il mercato isolati e concentrati proteici vegetali HiWeiss.

    HiWeiss, con la FAO e altri 26 partner, è parte del progetto Europeo Horizon 2020 RADIANT (ReAlising DynamIc vAlue chaiNs for underuTilised crops), che intende sviluppare soluzioni e strumenti per promuovere colture oggi sottoutilizzate attraverso filiere dinamiche di produzione e trasformazione agricola.

    Dall’Italia per il mondo, isolati proteici di qualità, da fonte vegetale, prodotti sui modelli della bioeconomia circolare e dell’agricoltura conservativa.

    Michael Atzwanger, Legale rappresentante, HiWeiss

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    Bibliografia

    1. Food systems account for more than one third of global greenhouse gas emissions. 2021, FAO.org
    2. Interested, indifferent or active information avoiders of carbon labels: Cognitive dissonance and ascription of responsibility as motivating factors. 2021, Food Policy.
    3. The State of the World’s Land and Water Resources for Food and Agriculture – Systems at breaking point (SOLAW 2021). 2021, FAO.