Diagnosi tumore all’ovaio: SynDiag offre AI e servizi per ginecologi

28 Gennaio 2022
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    Una piattaforma digitale che aiuta i ginecologi con l’AI nella diagnosi di tumore dell’ovaio e con servizi di telemedicina e formazione ECM.

    Tumore ovarico: una sfida nella diagnosi

    Il tumore all’ovaio è annoverato tra i “big killer” femminili, occupando l’ottavo posto per mortalità femminile tra i Paesi sviluppati e il terzo posto nei Paesi in via di sviluppo nel 2020.1

    L’elevata mortalità associata a questo tipo di cancro è dovuta a una sintomatologia aspecifica e tardiva e l’assenza di strategie di screening validate che consentano di effettuare una diagnosi precoce. Infatti, nel 75-80% dei casi, la malattia viene individuata quando è ormai in fase avanzata.2

    L’importanza cruciale della diagnosi precoce

    Identificare il tumore delle ovaie in fase iniziale è fondamentale, perché aumenterebbe significativamente le possibilità di sopravvivenza delle pazienti.

    Oggi la sua diagnosi viene eseguita tramite ecografia transvaginale (TVS, Trans-Vaginal Sonography), una tecnica non invasiva il cui successo, tuttavia, dipende molto dall’abilità del ginecologo nell’individuare formazioni anomale o cisti, e stabilirne la malignità o benignità.

    Per supportare la pratica clinica degli specialisti, la startup SynDiag, fondata a Torino nel 2019, ha sviluppato una piattaforma per la ginecologia digitale basata sull’intelligenza artificiale (IA) a supporto della diagnosi tramite TVS.

    SynDiag e l’utilizzo dell’IA per il tumore all’ovaio

    Nello specifico, SynDiag ha sviluppato OvAi: un sistema basato sull’intelligenza artificiale che analizza le immagini di un’ecografia in tempo reale e le confronta con quelle di casi clinici di tumore all’ovaio contenuti in un database in cloud.

    Se il sistema rileva delle irregolarità morfologiche – e quindi la presenza di aree con potenziali caratteristiche tumorali – queste vengono evidenziate e segnalate al medico, il quale può prescrivere esami specifici e iniziare il percorso diagnostico e di trattamento con largo anticipo.

    La chiave di OvAi sta proprio nel database: al suo interno sono raccolte immagini in alta qualità di casi clinici di cancro delle ovaie documentati e commentati da specialisti di centri oncologici di tutto il mondo, tra cui anche l’ospedale Mauriziano Umberto I di Torino e il Sourasky Medical Center di Tel Aviv.

    Per il 2022 SynDiag ha già previsto il rilascio di una seconda versione del sistema, che sarà capace di indicare anche il rischio di malignità/benignità tumorale.

    Attualmente OvAi è dispositivo medico registrato, disponendo del marchio CE secondo la Direttiva 93/42/CEE (MDD).

    DiGyn: una piattaforma digitale per ginecologi

    OvAi fa parte di un ecosistema più ampio di servizi digitali e in cloud dedicati ai ginecologi sviluppato da SynDiag: DiGyn.

    Infatti, sulla piattaforma è disponibile anche un sistema di telemedicina, che permette di condividere i referti con le proprie pazienti e discutere dei casi clinici con i propri colleghi, oltre che uno strumento di refertazione semi-automatica per la gestione delle prestazioni mediche.

    Infine, DiGyn integra anche il programma “Academy”, con percorsi formativi interattivi e basati sul learning-by-doing per la formazione continua in medicina. Attivo dal 2020, il servizio ha registrato un aumento del 70% delle attività nel 2021.

    “Con DiGyn e OvAi, SynDiag porta la ginecologia nel mondo digitale e rende possibile la diagnosi precoce dei tumori ginecologici, per migliorare la qualità di vita di tutte le donne.”

    Daniele Conti, CEO e Founder di SynDiag
    I fondatori di SynDiag.
    Da sinistra: Daniele Conti, CEO; Rosilari Bellacosa, R&D Manager; Federica Gerace, AI Specialist.

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    Bibliografia

    1. Global Cancer Statistics 2020, GLOBOCAN.
    2. I numeri del cancro in Italia 2021. Aiom, Airtum.